Le attività umane, come l'uso di combustibili fossili per l'energia e l'industria, hanno portato negli anni a un aumento significativo delle emissioni di gas serra, in particolare di anidride carbonica (CO2) che è il principale fattore dell riscaldamento globale e dei cambiamenti climatici.
Per affrontare la crisi in atto, è essenziale ridurre le emissioni di carbonio in modo significativo. Ciò richiede una transizione verso fonti di energia pulita e sostenibile, l'adozione di pratiche industriali e agricole a basse emissioni di carbonio e l'efficientamento energetico.
Nel 2015 la Convenzione Quadro delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (UNFCCC) ha redatto l'Accordo di Parigi per cui i paesi firmatari si sono impegnati a mettere in atto delle strategie per mantenere l'aumento della temperatura media mondiale al di sotto di 2 °C rispetto ai livelli preindustriali e proseguire l'azione volta a limitare tale aumento a 1,5 °C arrivando a una riduzione graduale delle emissioni di gas serra (GHG) verso lo zero e compensando al contempo le emissioni residue dall'atmosfera.
Le tipologie di emissioni di CO2 e gas serra prodotte dalle aziende e il GHG Protocol
Secondo il Global Carbon Atlas il settore industriale rappresenta circa il 21% delle emissioni totali di CO2 a livello globale. I settori più critici sono quelli dell’industria energetica, dell'industria pesante, dell'edilizia e dei trasporti.
Il GHG Protocol è stato creato alla fine degli anni '90 per fornire uno standard internazionale per la misurazione e la segnalazione delle emissioni di gas serra aziendali, attraverso una metodologia che le classifica in tre ambiti:
Le emissioni dirette “di scope 1”- generate direttamente dalle attività aziendali, derivanti da fonti o sorgenti che rientrano negli ambiti organizzativi di proprietà o controllati dall’azienda, come l'emissione di gas serra provenienti da impianti industriali o veicoli di proprietà dell'azienda.
Le emissioni indirette di "scope 2" - correlate alla produzione di energia utilizzata dall’azienda, inclusi i combustibili utilizzati per generare elettricità, calore, vapore, aria compressa, etc.
Le emissioni di "scope 3" - emissioni indirette che si verificano lungo la catena del valore dell'azienda. Sono emissioni associate alla produzione delle materie prime, al trasporto dei prodotti, la gestione dei rifiuti e alle attività dei clienti. Sono le più complesse da monitorare e gestire e rappresentano generalmente la maggior parte delle emissioni di gas serra dell'azienda.
Le aziende e le organizzazioni in tutto il mondo possono utilizzare il GHG Protocol come piattaforma per contabilizzare e segnalare le proprie emissioni di gas serra dirette (Scope 1) e indirette (Scope 2 e 3) attraverso la strategia di standardizzazione GHG Protocol Corporate Accounting and Reporting Standard.
Oggi, il GHG Protocol lavora con governi, associazioni di settore, ONG, imprese e altre organizzazioni per stabilire quadri globali standardizzati per misurare e gestire le emissioni di gas serra da operazioni, catene del valore e azioni di mitigazione.
Le azioni che le aziende devono seguire per raggiungere la neutralità climatica
Attraverso la riduzione e la compensazione delle emissioni, le aziende possono iniziare un percorso che porti la produzione ad una neutralità climatica. Per intraprendere questo percorso le imprese devono concentrarsi sulle proprie emissioni attraverso alcune delle azioni chiave:
I crediti di carbonio e European Union Emissions Trading System
Per agevolare la transizione e raggiungere gli obiettivi di riduzione della CO2 nei principali settori industriali e nel comparto dell’aviazione, sono state attuate politiche finanziarie attraverso sistemi di scambio di quote di emissioni di gas a effetto serra. Nello specifico una società che non può ridurre le proprie emissioni di CO2 può acquistare crediti da un'altra società che ha compiuto azioni di riduzione o rimozione del carbonio in cambio di un pagamento basato sulla quantità di CO2 sottratto dall’atmosfera. L'acquisto dei crediti garantisce un risultato ambientale verificato e le aziende possono utilizzare questi crediti per affermare in modo credibile le loro emissioni storiche.
A livello europeo, lo strumento European Union Emissions Trading System - EU ETS è stato introdotto e disciplinato nella legislazione europea dalla Direttiva 2003/87/CE e la successiva Direttiva 2018/410/UE, che ne stabilisce il funzionamento nella fase IV del sistema (2021-2030).
Una guida per le imprese: The Science Based Targets initiative (SBTi)
‘The Science Based Targets initiative’ è una partnership tra CDP, Global Compact delle Nazioni Unite, World Resources Institute (WRI) e World Wide Fund for Nature (WWF), che guida le imprese nella corretta implementazione di strategie di decarbonizzazione in linea con gli obiettivi di Parigi e gli studi scientifici.
Il Corporate Net-Zero Standard del SBTi è l'unico quadro di riferimento al mondo per la definizione di obiettivi aziendali per raggiungere emissioni pari a zero. Include le linee guida, i criteri e le raccomandazioni di cui le aziende hanno bisogno per fissare obiettivi net zero basati sulla scienza e coerenti con la limitazione dell'aumento della temperatura globale a 1,5°C.
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