La transizione energetica è una sfida fondamentale per il futuro delle nostre società, soprattutto se pensiamo che fonti energetiche convenzionali come il petrolio rappresentano il 34% del mix energetico europeo al 2021. L'utilizzo di risorse rinnovabili come energia solare, idrica, eolica e geotermica costituisce una strategia essenziale per abbandonare i combustibili fossili, per ridurre le emissioni di carbonio e degli altri gas climalteranti. Al centro di questa trasformazione si trova l'energia solare fotovoltaica, che converte la luce solare in elettricità, sfruttando una risorsa abbondante sul territorio italiano.
Per accelerare ulteriormente la transizione energetica, negli ultimi anni stanno aumentando in modo significativo gli investimenti in impianti di produzione di energia rinnovabile anche all’interno delle aree urbane,principalmente fotovoltaici. L'adozione di pannelli solari nelle città contribuisce, infatti, alla riduzione delle emissioni di gas serra, migliorando la qualità dell'aria in aree dove la congestione del traffico e l'inquinamento atmosferico costituiscono dei rischi significativi per la salute dei cittadini. Inoltre, questo processo è spesso collegato ad azioni di efficienza energetica, riducendo la dipendenza da fonti energetiche tradizionali e traducendosi in risparmi economici sia per le famiglie che per le amministrazioni locali, consentendo di investire in servizi pubblici di qualità superiore.
L'energia fotovoltaica si afferma sempre più come protagonista nella scena energetica italiana, diventando un pilastro fondamentale nella marcia verso un futuro sostenibile. Ecco un dato che conferma questa crescente importanza: secondo quanto riportato da Terna, l'ente italiano responsabile della gestione delle reti elettriche, nel 2022, il settore fotovoltaico ha stabilito un record storico, con una produzione di energia solare che ha superato i 28 TWh, in aumento del 12,3% rispetto all'anno precedente.
La tendenza positiva è proseguita anche nel secondo trimestre del 2023, con la produzione di energia solare nel mix delle fonti rinnovabili che ha raggiunto il 31,4%, posizionandosi al secondo posto dopo l'idroelettrico al 43,5%. Il settore fotovoltaico italiano, infatti, ha registrato un incremento del 10% grazie all'aumento del potenza installata di circa 3,8 GW rispetto a giugno 2022.
In Italia, il ruolo principale di monitoraggio e promozione delle fonti energetiche rinnovabili è affidato al Gestore dei Servizi Energetici, noto come GSEche, ogni tre mesi, pubblica dati cruciali riguardanti la produzione di energia da fonti rinnovabili, con un'attenzione particolare dedicata agli impianti fotovoltaici.
I risultati del primo trimestre del 2023 dimostrano che l'industria fotovoltaica italiana sta mantenendo una tendenza di crescita notevole, consolidando il successo già osservato nel 2022. GSE riporta che il nostro paese ospita attualmente circa 1.329.000 impianti fotovoltaici operativi, con un incremento dell'8,4% rispetto alla fine del 2022. Gli impianti generano oltre 26 GW di potenza complessiva, registrando un aumento di quasi 1,1 GW rispetto all'anno precedente 2022, equivalente a una variazione positiva del 4,4%. Un dato degno di nota è che nel trimestre in esame sono state realizzate circa 103.000 nuove installazioni, un valore che si avvicina alla metà del totale delle installazioni avvenute durante l'intero 2022. Inoltre, le installazioni mensili di marzo 2023 hanno registrato uno dei tassi più elevati mai rilevati, sottolineando l'impulso positivo del settore.
Per quanto riguarda la distribuzione della potenza installata, il 49% del totale è concentrato nel settore industriale, che comprende le aziende di produzione di energia e rappresenta il 63% della potenza di questa categoria. Seguono i settori residenziale (21%), terziario (20%) e agricolo (10%). Inoltre, al 31 marzo 2023, il 32% della potenza degli impianti in funzione è installata a terra, mentre il restante 68% è installato su edifici, tetti e coperture lasciando molto margine di ampliamento nelle città italiane. La superficie totale occupata dagli impianti fotovoltaici a terra è stimabile in circa 16.000 ettari (circa 160 chilometri quadrati), quasi equivalente all'area totale della città di Milano.
Le regioni Sicilia e Sardegna registrano notevoli aumenti nella produzione di energia solare, rispettivamente del 20% e del 16%. Bari, Cagliari, Bologna e Palermo sono eccezionali per il numero di installazioni fotovoltaiche nei centri urbani. Sempre Bari e Bologna, insieme a Torino e Milano si distinguono per la loro potenza complessiva, dimostrando l'impegno crescente delle città italiane nel sostenere l'energia solare anche nelle abitazioni private.
È importante ricordare che, sebbene le installazioni residenziali siano un numero sempre più significativo, gli impianti industriali hanno una maggiore potenza installata, perché possono sfruttare una maggiore superficie a disposizione. In termini di producibilità degli impianti, le province con performance migliori rilevate nei primi tre mesi del 2023 sono Enna, Siracusa e Ragusa, con oltre 250 ore di funzionamento e una media di poco inferiore a 3 ore al giorno.
L'uso di pannelli solari ha una stretta connessione con la capacità di aumentare la resilienza delle città. La produzione locale di energia solare può garantire un flusso di elettricità affidabile in caso di blackout o situazioni di emergenza, consentendo ai servizi essenziali come l'illuminazione stradale, gli ospedali e i servizi di emergenza di funzionare. L'abbassamento dei costi energetici può inoltre consentire a privati e aziende di investire in iniziative più sostenibili e nel miglioramento delle infrastrutture urbane. Ciò può aiutare a rendere le città più vivibili e attrattive sia per le persone che per gli investitori, aprendo la strada a considerare la discussione sull'energia fotovoltaica come fondamentale per il futuro delle città perché fornisce soluzioni sostenibili per problemi energetici, economici ed ambientali.
Proseguendo nella lettura dei dati forniti da GSE, è interessante evidenziare come quasi tutte le regioni italiane hanno registrato aumenti nelle variazioni di produzione dell'energia tra il primo trimestre del 2022 e il primo trimestre del 2023, con aumenti notevoli in Sicilia (20,2%), Sardegna (16,3%), Lombardia (11,8%) e Piemonte (9,6%). Questi numeri mostrano come l'energia solare stia crescendo continuamente e svolga un ruolo importante nella riduzione delle emissioni di carbonio. Ma il futuro presenta una sfida significativa: bilanciare la produzione nelle diverse città e regioni..
Ad esempio, il Friuli Venezia Giulia ha visto una diminuzione netta dell’11,3%, dato che potrebbe essere compensato con l'integrazione di sistemi di accumulo avanzati (BESS) che consentono di immagazzinare l'energia prodotta durante le giornate soleggiate per utilizzarla quando c'è scarsa luce solare o in orari di picco della domanda. Questo meccanismo aumenta notevolmente la flessibilità del sistema energetico, garantendo un approvvigionamento costante ed efficiente che, se unito all'utilizzo di tecnologie digitali innovative, come l'intelligenza artificiale e l'analisi dei dati, può svolgere un ruolo significativo nell'ottimizzazione della produzione e del consumo di energia rinnovabile. Queste soluzioni consentono di adattare la produzione di energia alle esigenze in tempo reale e di prevedere con precisione le variazioni, migliorando la gestione complessiva del sistema energetico.
In sintesi, l'energia fotovoltaica rappresenta una buona notizia nella sua diffusione e incremento nel paese, ma per affrontare le sfide legate alla sua variabilità è necessario investire in sistemi di accumulo e soluzioni digitali all'avanguardia. Questi progressi sono essenziali per garantire un approvvigionamento energetico affidabile e flessibile, contribuendo in modo significativo alla transizione verso un futuro energetico più sostenibile.
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